E’ il nuovo romanzo di Wu Ming 1. Sono più di 300 pagine, che scorrono velocemente, anche perdendo la cognizione del tempo.
Il tempo è centrale nel libro, che è ambientato a Ventotene, fra il 1939 e il 1943, quando parte dell’isola era occupata dai confinati: antifascisti e “manciuriani”, ovvero criminali comuni.
I tanti prigionieri politici, divisi in tribù (i comunisti, gli anarchici, i “giellisti”, i socialisti e gli altri), sentono il tempo scorrere diversamente rispetto al mondo, che nel frattempo è sconvolto dalla Seconda guerra mondiale. Pensano, parlottano per quanto possibile, scrivono segretamente. Si preparano a quando saranno nuovamente liberi. Cospirano.
L’io narrante è Erminio Squarzanti, giovane socialista ferrarese, che ha in testa la sua tesi di laurea mai scritta e che vede gli dei greci influire sugli eventi bellici.
Il suo principale confidente è Giacomo Pontecorboli. Viene da Roma, ha studiato fisica e sostiene di avere costruito una macchina del tempo.
Tra mitologia e fantascienza, si racconta la storia del confino politico e si sviluppano pensieri oggi attualissimi, sull’Europa (e i limiti del famoso “Manifesto di Ventotene”), il ruolo degli intellettuali, il fascismo, la repressione del dissenso.
Hits: 393