Una lista dei film da vedere su Netflix

Visto che cercare su Netflix i film è difficile, vi faccio una lista di alcuni di quelli che ci sono e che ho visto. Accanto a ciascuno un brevissimo giudizio.

  1. 2001. Odissea nello spazio: sì su Netflix c’è anche il capolovaro di fantascienza di Kubrick, se uno non l’ha visto o vuole rivederlo.
  2. American Beauty: ormai un moderno classico del cinema americano. Sopravvalutato.
  3. L’amore è bello finché dura: commedia caruccia di Verdone con Laura Morante e Silvia Rocca
  4. Anchorman: film comico demenziale, passabilmente divertente.
  5. The bar: semplice film di Alex de la Iglesia. Il crimine e il terrore dentro un piccolo bar. Da vedere
  6. Basilicata coast to coast: Rocco Papaleo percorre la Basilicata. Abbastanza noioso.
  7. A Beautiful Mind: la storia di Nash, il matematico (un po’) pazzo. Ben confezionato.
  8. Acab: dal romanzo di Carlo Bonini, un film sui poliziotti. Cast buono.
  9. Basta che funzioni: Woody Allen dirige e non recita. Niente di eccezionale. Comunque funziona.
  10. Blade runner: capostipite di un genere, da vedere.
  11. Brian di Nazareth: i Monty Python spostano la loro comicità nella Palestina dei predicatori ai tempi di Gesù. Scene esilaranti.
  12. Cado dalle nubi: uno dei classici con Checco Zalone. Qui è il cantante pugliese che cerca fortuna a Milano dal cugino gay. Mediamente divertente.
  13. Il capitale umano: Paolo Virzì ha provato a fare un film che non è esattamente una delle sue commedie, riuscendoci a metà. Non brutto, comunque.
  14. Il caso Spotlight: è un film sul giornalismo d’inchiesta e sulla pedofilia nella chiesa cattolica. Ben fatto.
  15. Il castello errante di Howl: Myazaki dirige uno dei suoi film (animati) magici.
  16. Che bella giornata: Checco Zalone è guardiano di un museo e incontra la bella Farah, aspirante terrorista islamica. A parte qualche sketch, la storia di per sé non è fluida.
  17. La città incantata: ancora Myazaki in uno dei suoi capolavori animati
  18. Il discorso del re: quando un re soffre di balbuzie. Piacevole.
  19. Il Divo: Sorrentino racconta Andreotti. Didascalico.
  20. Dolor y gloria: Almodovar mette in scena un regista ormai privo di motivazioni, che ripensa alla sua infanzia. Raccomandato.
  21. Dogman: spietato, duro, cupo. Attori bravissimi
  22. Don’t look up: simpatica storia grottesca sull’umanità minacciata da una cometa.
  23. E alla fine arriva Polly: un po’ scemo, ma carino. Con Ben Stiller e Jennifer Aniston.
  24. E’ stata la mano di Dio: Sorrentino costruisce un suo alter ego giovane nella Napoli anni ’80, alle prese con drammi e commedie della famiglia. Sullo sfondo l’arrivo di Maradona.
  25. El Camino: per appassionati di Breaking Bad, uno degli sviluppi della serie, protagonista Jesse Pinkman
  26. Eternal Sunshine of a Spotless Mind: un capolavoro da vedere. Amore e memoria. “Se mi lasci ti cancello” è il titolo italiano…
  27. Febbre da cavallo: film comico sulle scommesse dei cavalli, con Montesano, Proietti, ecc. da vedere e rivedere per ridere alle solite battute.
  28. I figli degli uomini: un futuro distopico senza figli…
  29. Flags of our fathers: regia di Clint Eastwood, gli americani alla conquista del Giappone nella seconda guerra mondiale. Lungo.
  30. Forrest Gump: uno dei migliori film di Spielberg, con un personaggio che è rimasto nella testa di chi lo ha visto. Classicissimo.
  31. Gone girl: film disturbante perché spazia tra la commedia e il thriller senza mai fissarsi su un filone. Consigliato.
  32. Greeb book: negli USA ancora razzisti dei primi anni ’60 un pianista afroamericano è accompagnato in tour da un autista di origini italiane. Ben fatto.
  33. Inside man: un gioco di rapine e negoziazioni. Diretto da Spike Lee. Vale.
  34. Intergalactic: Nolan regala un altro filmone, stavolta nello spazio, forse un po’ esageratamente allungato.
  35. La grande scommessa: la storia della crisi del 2008. Consigliato.
  36. The Hurt Locker: guerra e bombe (da disinnescare), con precisione.
  37. Le iene: forse il film migliore di Tarantino, ridotto all’osso alla sua sostanza, di dialoghi in ambienti chiusi, canzoni e scene memorabili.
  38. Inception: uno dei capolavori di Christopher Nolan. Il sogno nel sogno nel sogno, e così all’infinito. Da ri-vedere per capirlo meglio ogni volta.
  39. The Irishman: Scorsese con De Niro e Al Pacino per la storia di Jimmy Hoffa, vista dal suo scagnozzo e (forse) omicida. Poteva essere meglio, comunque da vedere.
  40. Kiki – consegne a domicilio: uno dei film di Myazaki
  41. Kill Bill (1  e 2): entrambi capolavori, sul tema della vendetta. Colori sgargianti, immagini bellissime, musiche perfette.
  42. Lazzaro felice: uno dei più bei film degli ultimi anni, imperfetto ma di grande impatto.
  43. Lock & Stock, pazzi scatenati: divertente, buon ritmo. Vicende di una banda criminale.
  44. Lost in translation: un classico degli ultimi anni, in una bellissima Tokyo un uomo e una donna si avvicinano tra loro.
  45. Love actually: un film che è diventato un classico natalizio, con un intreccio di relazioni affettive. Carino.
  46. Mank: film sulla sceneggiatura di Quarto Potere, girato come se fossimo negli anni ’40. Intenso.
  47. Marylin ha gli occhi neri. Stefano Accorsi e Miriam Leone interpretano due disagiati in una casa famiglia. Bravi.
  48. The Meyerowitz Stories: famiglia di ebrei americani in preda ai regolamenti di conti sulla vita. Discreto.
  49. Mi gran noche (My Big Night): una serata di capodanno da registrare per finta che diventa una tragedia e una commedia insieme, come sempre nei film di Alex de la Iglesia. Consigliato.
  50. Midnight in Paris: uno degli ultimi Woody Allen che filma le capitali europee, nessuno di questi film è un capolavoro. Questo non è il peggiore.  Protagonista è Owen Wilson
  51. Mio fratello è figlio unico: era meglio il libro, comunque passabile
  52. Il mio vicino Totoro: Myazaki in uno dei suoi film animati preferiti dai bambini.
  53. Misterioso omicidio a Manhattan: film con i due, ormai vecchietti, Woody Allen e Diane Keaton alle prese con un’investigazione improvvisata. Godibile.
  54. Molly’s game: basato su una storia vera, tra poker e truffe. Ottimo cast.
  55. Monty Python e il Sacro Graal: dissacrante, ironico, surreale.
  56. Nessuno mi può giudicare: commedia senza pretese, con la simpatica Paola Cortellesi
  57. Numbered: documentario sui numeri tatuati dei prigionieri nei campi di concentramento. Intenso.
  58. Ogni maledetto Natale: la compagnia di Boris per un film anti-natalizio, carino.
  59. One of Us: film sulla difficile comunità di ebrei ortodossi a New York. Ben fatto.
  60. Il Padrino: che dire? Classico e spietato.
  61. Panic Room: Jodie Foster e la sua bambina sono chiuse nella Panic Room della loro casa nuova, nel resto dell’appartamento dei ladri vorrebbero entrare proprio dove sono loro. Adrenalinico.
  62. La pazza gioia: film di donne e di follia con la regia di Virzì. Bello.
  63. Ponyo sulla scogliera: tenero, delicato, incantevole. Ennesimo capolavoro di Myazaki.
  64. Il potere del cane: cowboy tra machismo e imborghesimento negli anni ’20. Noioso, belli i paesaggi del Montana.
  65. Prendimi! (Tag): commedia basata sulla storia vera di un gruppo di amici eterni ragazzi che da sempre dedica il mese di maggio a “prendersi” (acchiapparella).
  66. Principessa Mononoke: uno dei classici di Myazaki, tra uomini e natura. Bello.
  67. Proposta indecente: film suppostamente scandaloso e di scarsa qualità.
  68. Prova a prendermi: Leonardo Di Caprio, truffatore, è inseguito dalla polizia. Buon intrattenimento.
  69. Pulp Fiction: col tempo secondo me guadagna punti, sempre bello da vedere.
  70. Quasi amici: classico della commedia “buonista” francese, racconta il rapporto tra un odioso miliardario tetraplegico e il suo badante, un nero nerboruto e ridanciano. Godibile.
  71. Ragazze interrotte: quando Winona Ryder era giovane, film ben fatto.
  72. La ricerca della felicità: Muccino fa un film americano su quanto è bello ma difficile il sogno americano, uno di quelli che facevano una volta gli americani. Ben confezionato, ma fuori tempo.
  73. Ricomincio da tre: il secondo film decisamente bello con Massimo Troisi.
  74. The Ring: il primo film di una lunga saga horror di medio livello
  75. Roma: il Messico del 1970, in bianco e nero. Bello
  76. Romanzo criminale: in questo caso la serie è venuta meglio del film, diretto da Michele Placido.
  77. Salvate il soldato Ryan: corse, spari, fughe. E’ la guerra.
  78. Secretary: film del 2002 sul rapporto morboso tra un funzionario e la sua segretaria. Non particolarmente memorabile.
  79. Sex and the city: il film dopo la serie, nient’altro.
  80. Si muore tutti democristiani: sbarca al cinema il gruppo di video su web “Il terzo segreto di Satira”. Tentativo riuscito a metà
  81. Il Signore degli anelli: classico primo capitolo della saga.
  82. The Social Network: la storia di come è nato Facebook. Ben fatto.
  83. Sole a catinelle: in questo film Zalone va in giro con il figlio e recupera con lui un rapporto. Sufficiente.
  84. Lo spaccacuori: Ben Stiller si sposa ma non è come pensava. Decente,  nel suo genere.
  85. Special correspondents: Ricky Gervais ed Eric Bana interpretano il tecnico e il giornalista di una radio locale newyorchese. Diventano “eroi” del giornalismo di guerra, pur non spostandosi dalla Grande Mela. Divertente.
  86. Suburra: forse uno dei casi in cui il film è meglio della serie. Siamo tra Romanzo Criminale e Mafia capitale.
  87. Sulla mia pelle: la storia dell’uccisione di Stefano Cucchi. Agghiacciante.
  88. Ti presento i miei (Meet the parents): Ben Stiller si sposa e conosce i genitori di lei, affrontando una serie di gag divertenti.
  89. Revolutionary Road: tratto dal libro, l’ipocrisia della coppia borghese americana. Asfissiante.
  90. To Rome With Love: in una Roma trasteverina da cartolina, Woody Allen ambienta un classico dramma d’amore e di tradimento.
  91. Top gun: per appassionati di Tom Cruise, aerei e anni ’80
  92. The Truman Show: classico che non si può non aver visto. E se il mondo in cui viviamo fosse un teatrino messo su per noi da qualcuno?
  93. Veronica: film spagnolo horror, sulla scia di [REC]. Non è assolutamente all’altezza.
  94. La vita di Adele: film francese che ha sdogananto la vita sessuale lesbica delle ragazze adolescenti.
  95. What the health: documentario propagandistico a favore del veganesimo. Senza mangiare carne e derivati (plant based food) non solo si salva il pianeta, ma si è più in forma.
  96. The Wolf of Wall Street: come funzionano le bolle finanziarie, le truffe? Droga e sesso senza freni. Sopra le righe.
  97. XIII Emendamento: bel documentario su schiavitù, carcere e discriminazioni
  98. You get me: un ragazzo incontra una ragazza che si accolla. Un’idiozia.
  99. Zodiac: regia di David Fincher, storia vera della ricerca di un famoso serial killer, attori bravi. Che altro dire?
  100. Zoolander: uno dei capolavori della demenzialità comica di Ben Stiller & company, modelli rivali tra loro.

Hits: 6326

Valeria

Questa serie spagnola si riassume brevemente. Lo spunto è molto molto simile infatti a quello di Sex & The City. Quattro amiche single vivono le loro avventure e poi si trovano insieme per confidarsi e tirarsi su a vicenda.

La protagonista, Valeria, vorrebbe fare la scrittrice (Kerry era giornalista). Le sue amiche sono Carmen, Lola e Nerea. Carmen ricorda Charlotte e come lei ricerca un uomo da sposare. Lola ricalca Samantha, come lei molto libera sessualmente. Infine Nerea, lesbica semidichiarata, ricorda un po’ Miranda.

Le differenze però ci sono. Siamo infatti a Madrid e non a New York, e sono passati oltre 20 anni. La musica di fondo è una trap spagnola contemporanea, le ragazze – ancora meno che trentenni – vivono per lo più ancora in casa con la famiglia (inesistente tra le 4 di Manhattan) con la quale hanno rapporti complessi.

La serie è gradevole e consta di 8 episodi. L’attrice che interpreta Valeria, Diana Gómez, è anche Tatiana, la sposa di “Berlino” nella Casa di carta.

Hits: 94

The English Game

E’ una miniserie inglese: sono 6 puntate da meno di 1 ora ciascuna.

Ambientata nel 1870 racconta la nascita del calcio professionistico in Gran Bretagna.

Lo scontro è chiaro: la vecchia guardia nobiliare e borghese, che gioca al calcio nel proprio tempo libero, è insidiata dai “campioni” della working class, che però per allenarsi e giocare ha bisogno di essere esentata dalla fabbrica e di diventare “professionista”.

La trama fila, bravi gli attori e le ricostruzioni di costumi e ambientazioni non sono niente male.

Consigliato.

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Curon

Curon è una serie tv, abbastanza breve (sono 7 puntate di meno di un’ora ciascuna) disponibile su Netflix, che l’ha prodotta. E’ italiana, ma è ambientata in un paesino dell’Alto Adige di lingua tedesca: Curon appunto.

La trama, tra il gotico e il thriller, che si basa su elementi di “realtà”, non regge completamente e la serie non è riuscita del tutto, anche se alcuni elementi possono risultare interessanti: l’atmosfera, le musiche, i personaggi dei ragazzi (soprattutto i due gemelli).

Curon

Per il resto, ci si muove in un contesto fortemente influenzato da classici del cinema e della tv, innanzitutto l’Hotel semi-abbandonato che ricorda quello di Shining e ovviamente Twin Peaks, altro paesino di montagna dove – come a Curon – a un certo punto prendono vita i doppelgänger.

 

Hits: 114